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TIPOLOGIE DI RITO DEL MATRIMONIO RICONOSCIUTE IN ITALIA

2022-04-14 09:00

Francesca Ricchi

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TIPOLOGIE DI RITO DEL MATRIMONIO RICONOSCIUTE IN ITALIA

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L’importanza di scegliere il rito giusto.

 

Quando ho ricevuto la proposta di matrimonio per me non vi era dubbio alcuno che il mio matrimonio si sarebbe svolto in Chiesa secondo il tradizionale rito cattolico.

Simone invece non la pensava allo stesso modo in quanto avrebbe optato per una cerimonia civile.

 

Ci siamo quindi trovati ad affrontare il primo fra i tanti ostacoli che avremmo incontrato nell’organizzare il nostro matrimonio e abbiamo dovuto fare serie riflessioni prima di procedere con i preparativi.

 

Di fatto, la scelta della tipologia di rito non è un aspetto da sottovalutare, anzi è una delle prime decisioni che la coppia deve prendere possibilmente in maniera strettamente privata, senza intromissioni dall’esterno da parte di amici o familiari.

 

La fede religiosa e gli obblighi civili che il matrimonio comporta sono aspetti che ogni coppia deve poter valutare in piena libertà, anteponendo la sostanza alla forma e all’estetica: è infatti completamente insensato prendere un sacramento per sola forma o per il solo gusto di indossare un abito bianco con il velo!

 

Ma quali sono i possibili riti di matrimonio tra cui possono scegliere gli sposi?

 

Lo Stato italiano, in base all’art. 34 del Concordato dell’11 Febbraio 1929 con la Santa Sede, permette la convivenza di diverse tipologie di rito:

 

  • Il rito del matrimonio civile celebrato davanti ad un Ufficiale di Stato Civile, come il Sindaco, un assessore o una persona delegata. Ha effetti unicamente nell’ordinamento giuridico ed è disciplinato dalla legge italiana. Questo rito può svolgersi in Comune o in luoghi preposti definiti come Case Comunali. Fate quindi attenzione alla scelta della location, perché non tutte hanno lo status di casa comunale!

 

  • Il rito del matrimonio concordatario, celebrato da un ministro della Chiesa cattolica che si occuperà anche di trascrivere l’atto nel registro di stato civile e che avrà quindi un duplice valore, sia di sacramento che di atto civile. E’ conosciuto più comunemente come matrimonio in Chiesa.

 

  • Matrimonio solo religioso o matrimonio di coscienza: scelto da chi non desidera lo stato civile da coniugato ma desidera che l’unione sia benedetta da Dio, ha effetti solo dal punto di vista religioso restando irrilevante per lo Stato Italiano. In passato era celebrato in gran segreto ed oggi non è più in uso anche se può essere autorizzato in casi specifici. Insomma, un’idea molto romantica un po’ alla Romeo e Giulietta!

 

  • Il rito religioso non cattolico o acattolico, celebrato da un ministro di culto non cattolico ma di fede riconosciuta dallo stato Italiano, come ad esempio ebraico. Questo rito ha quindi gli stessi effetti del matrimonio civile.

 

Le tipologie di unioni più diffuse sono indubbiamente il matrimonio concordatario e quello civile.

 

A queste si aggiunge anche il Rito Simbolico o all’americana.

Si tratta di una cerimonia molto simile a quella civile, con la differenza che questo tipo di rito non ha alcun valore legale e che solitamente viene svolto a seguito del rito in comune.

Se si opta per un rito simbolico non ci sono vincoli nella scelta della location, che quindi non deve essere per forza casa comunale.

Il rito simbolico può essere personalizzato al 100% aggiungendo rituali di ogni tipo come quello della sabbia e della luce che vi ho raccontato in un precedente articolo che trovate al link: https://www.weddingpiu.com/blog-detail/post/157040/

Potrete inoltre chiedere ad un vostro amico di celebrare il matrimonio pur non avendo alcun titolo in merito!

 

In ogni caso, la cerimonia che sancisce l’unione tra due persone è un momento molto emozionate ed è il cuore di tutto l’evento che state progettando, è quel “Si, lo voglio” che fa tremare la voce e riempire gli occhi di lacrime.  

Proprio per questo la scelta della tipologia di rito non va sottovalutata ed è fra i primi aspetti da concordare: non fate l’errore di considerare la cerimonia come un aspetto secondario rispetto al ricevimento!

 

Io per prima ho commesso questo errore e ho dato per scontate le volontà del mio partner, partendo in quarta (come mio solito del resto!) con l’organizzazione di un matrimonio religioso. Come sempre però, tutti i nodi vengono al pettine, e ben presto è stato necessario affrontare la questione.

 

Ne abbiamo parlato a cuore aperto e, come in ogni buon matrimonio, abbiamo trovato una soluzione di compromesso che potesse accogliere entrambi i punti di vista.

 

Abbiamo così optato per un matrimonio religioso con rito misto.

Di cosa si tratta?

Ve ne parlerò nei prossimi articoli di Fra le righe.

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